
Mediterranea Saving Humans è una piattaforma di realtà della società civile arrivata nel Mediterraneo centrale dopo che le ONG, criminalizzate dalla retorica politica senza che mai nessuna inchiesta abbia portato a una sentenza di condanna, sono in gran parte state costrette ad abbandonarlo.
Ne parliamo con Alessandro Metz (operatore sociale e armatore della nave), Patrizia Fiocchetti (responsabile area asilo CoopNoncello) e Gianni Cavallini (medico impegnato nel sociale) in collegamento skype con l’equipaggio della nave Ionio.
Mediterranea ha molte similitudini con le ONG che hanno operato nel Mediterraneo negli ultimi anni, a partire dall’essenziale funzione di testimonianza, documentazione e denuncia di ciò che accade in quelle acque, e che oggi nessuno è più messo nelle condizioni di svolgere.
Al tempo stesso, Mediterranea è qualcosa di diverso: un’“azione non governativa” portata avanti dal lavoro congiunto di organizzazioni di natura eterogenea e di singole persone, aperta a tutte le voci che da mondi differenti, laici e religiosi, sociali e culturali, sindacali e politici, sentono il bisogno di condividere gli stessi obiettivi di questo progetto, volto a ridare speranza, a ricostruire umanità, a difendere il diritto e i diritti.
Quella di Mediterranea è un’azione di disobbedienza morale ma di obbedienza civile. Disobbedisce al discorso pubblico nazionalista e xenofobo e al divieto, di fatto, di testimoniare quello che succede nel Mediterraneo; obbedisce, invece, alle norme costituzionali e internazionali, da quelle del mare al diritto dei diritti umani, comprese l’obbligatorietà del salvataggio di chi si trova in condizioni di pericolo e la sua conduzione in un porto sicuro se si dovessero verificare le condizioni.
Organizzano e partecipano
Comitato Territoriale ARCI Udine Pordenone
Lega delle Coop Sociali FVG
Associazione Immigrati Pordenone
ANPI provinciale Pordenone
ACLI Pordenone
CGIL Pordenone
Coordinamento Democrazia Costituzionale Pordenone
La pagina del Progetto Mediterranea